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Questo lavoro offre al lettore un'ampia base informativa su un tema di grande fascino e richiama la sua attenzione sulle principali tappe delle scoperte dei manoscritti e sul sito archeologico di Qumran. Il libro fa rivivere questa comunità attraverso i suoi scritti, la sua liturgia, la sua fede, la sua stessa disciplina comunitaria. Una presa di contatto con una letteratura che un tempo era segreta e che possiamo definire "esoterica", e con la setta: un termine che non era spregiativo, ma serviva a distinguere i vari raggruppamenti religiosi dai farisei e dai sadducei. Il libro passa in rassegna i manoscritti più importanti, specialmente quelli provenienti dalla prima grotta che sono sostanzialmente integri o ben conservati. Una congrua appendice è dedicata alle analogie correnti tra Giovanni il Battista e gli esseni del deserto di Giuda. Uno sguardo sulle ventilate relazioni tra gli esseni e il cristianesimo consente di mettere in luce, in tutto il suo gigantismo essenziale, le affinità concettuali, le connessioni storiche e teologiche, la sintonia di pensiero, ma anche le palesi differenze, che fondano pur sempre uno stretto e innegabile rapporto intercorrente, tra i solitari "santi di Dio" del Mar Morto e il Nuovo Testamento.