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Dopo il singolare e notevole corpus poetico della raccolta "Antologia del Tempo" (2014), Sergio Nave si propone al lettore con un'opera fortemente segnata da un tratto contemplativo in cui si colgono con voce riconosciuta e coerente i vari orizzonti del suo pensiero poetante. E ogni cosa, in queste "Meditazioni sul campo e oltre", è pronunciata con raffinata curiosità interrogativa per farci cogliere un'eco critica che unisce riflessione e capacità di sondare i diversi luoghi dell'esistere. E se la scrittura di Nave ha ormai da tempo una riconosciuta impronta stilistica, particolarmente significativo risulta, nell'ultima parte del libro, l'uso della quartina, scandita da un ritmo esemplare e misurato.