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"La poesia di Gian Citton è aspra, dura, un poco involuta e tormentata, per il trascorrere del discorso dall'immagine, dall'esperienza, dall'episodio del vivere, all'estrema difficoltà e profondità della riflessione, del giudizio, della strenua verifica del vero. In questa silloge "Indovinare il mare", c'è sempre,l'accanita ricerca del significato ulteriore dell'evento (si tratti di una memoria o di una situazione) che di colpo sia stato riconosciuto come una lezione del tempo, fino a fissarsi nell'emblema e nell'allegoria." (Giorgio Bàrberi Squarotti)