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Camminare sulle vie che Madre Rosa ha percorso costituisce un'esperienza capace di accompagnare il pellegrino in una dimensione di cielo che la Beata già vive. Quelle orme benedette dal suo passaggio attendono ora di essere ricalcate: dalle sue Figlie per le quali si è consumata sulla Croce, dai suoi devoti che ne hanno subìto il fascino a dispetto di una vita così sconcertante per sofferenze e privazioni, da tutti coloro che desiderano cogliere l'irradiazione della sua persona che ancora oggi sembra di afferrare nei carruggi di Genova, nelle stanze del severo Palazzo Dal Verme, nella dolce corrispondenza tra Maria Mater Gratiae et Misericordiae e suo Figlio che vigilano sui fedeli raccolti in preghiera nella Chiesa annessa alla Casa Generalizia. Madre Rosa vive già nella luce del suo Sommo Bene e ne contempla il volto radioso, eppure, per le vie di quella porzione di terra che ha percorso senza posa, vuole ancora mostrarsi quale è: amica, sorella, madre, sposa, vedova, consigliera, governatrice, compagna, modello supremo di amore per l'amato, ricettacolo di ogni virtù incarnata in sommo grado.