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Il volume, che raccoglie i contributi presentati al XXXI convegno dell'Associazione Italiana di Filologia germanica (Bari dal 25 al 27 maggio 2011), vuole porsi come apporto al dibattito sul tema del "fantastico" nel Medioevo. L'argomento è esaminato dalla prospettiva delle culture di lingua germanica e il campo di indagine copre aree che vanno dalla letteratura epica di argomento religioso nella scarsamente attestata lingua sassone antico (Heliand) e dalla più ampiamente documentata letteratura in inglese antico (Beowulf, Marvels of the East, Riddles), a opere composte nella fase media delle lingue germaniche (Herzog Ernst in alto tedesco medio, Sir Gawain and the Green Knight e The land of Cockaygne in inglese medio) sino alla versione norrena delle "Vitae patrum", includendo pertanto generi letterari molto diversi fra loro, preservati in manoscritti copiati in un lasso di tempo che va dal IX al XV secolo. Dai saggi proposti da studiosi italiani e stranieri emerge come in area germanica il tema del "fantastico", coniugato per lo più in un rapporto di dipendenza e dalla cultura latina e dalle susseguenti culture romanze, non manchi di mostrare tratti di innegabile originalità.