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Esito di un progetto di ricerca dal lungo percorso, che si è avvalso del lavoro congiunto di un gruppo di studiosi, questo volume propone per la prima volta un approfondimento sistematico sulle città della Puglia in età romana, a partire dalle trasformazioni significative di questo comparto nell'ambito dell'assetto che la penisola assume dalla fine del IV secolo a.C. e soprattutto dopo la guerra sociale, con attenzione all'intera età imperiale, fino alle prime manifestazioni di marcati mutamenti insediativi intorno alla metà del IV secolo d.C. Attraverso la lettura dei dati archeologici, integrata con la notizia delle fonti letterarie e itinerarie, archivistiche, epigrafiche e numismatiche delle 29 civitates documentate, si delinea il profilo storico e urbanistico, anche con attenzione alla viabilità interna, e si analizzano i diversi spazi, da quello pubblico dei monumenti a quello privato delle residenze, alle aree manifatturiere e funerarie, oltre alla viabilità esterna. Per ogni centro, inoltre, una sezione specifica è destinata al territorio, per segnalare, pur nelle linee essenziali, le dinamiche di interazione con la città. In apertura, un profilo storico tratteggia il contesto di riferimento entro cui il processo urbano si consolida e una introduzione archeologica propone su scala regionale la sintesi delle dinamiche comuni e degli elementi di autonomia nelle trasformazioni urbane e rurali a cui si assiste in età repubblicana, con la deduzione delle colonie di diritto latino e romano e nel periodo successivo alla guerra sociale, quando nei municipia prevalgono tratti di omogeneità rispetto alle norme istituzionali e ai modelli di pianificazione diffusi da Roma.