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Stefano Renna ha fotografato per 20 anni i morti di camorra per le strade di Napoli, quella camorra che ha perso qualsiasi connotato di umanità e dalle pistole è passata alle mitragliette dei killer imbottiti di eroina o cocaina. Marco Salvia questa stessa Napoli di attonita partecipazione al massacro e alla follia la esprime attraverso i suoi racconti in una lingua ibrida tra dialetto e italiano: quella di chi vorrebbe uscire dal vicolo, ma quasi sempre nel vicolo ci resta. Mentre della camorra parlano - o straparlano - tutti i media e tanti libri, questo volume mostra la semplice verità che nessuno dice fino in fondo: Napoli oggi è una città morta. Parlarci addosso non le restituirà la vita, anzi, solo riconoscendo che il cadavere puzza, possiamo dargli finalmente sepoltura.