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«Partire dalla persona, dal suo punto di vista, includerla come prima ed essenziale risorsa, ha profonde implicazioni non solo sulle pratiche sociosanitarie.» Con queste semplici parole è detto moltissimo dello spirito che informa questo testo corale. Ma non è corale soltanto perché è stato scritto e curato da più persone, ma anche perché molteplici sono le istituzioni coinvolte nel percorso innovativo del Budget di Salute: dai CSM alle AUSL, dai Comuni alla Regione Emilia-Romagna. Questo fatto rappresenta il cuore di quella che potremmo definire una svolta fondamentale nell'idea di welfare. Una svolta che è allo stesso tempo un rovesciamento dello sguardo, che è lo spirito del welfare cui questo lavoro si ispira: i diritti non vengono somministrati "dall'alto", i bisogni non sono interpretati e la singolarità degli individui non è un orpello teorico. Tutti e tre questi ambiti emergono, attraverso il percorso Budget di Salute, dal rapporto concreto, "in situazione", tra la persona e i vari presidi socio sanitari. L'idea di Budget di Salute nasce come eredità del pensiero basagliano, ma assume qui connotati che vanno ben al di là della salute mentale, per diventare un vero e proprio modello di rapporto virtuoso tra cittadini e istituzioni.