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Trent'anni di un uomo bastano a emanciparlo dall'ingenuità dell'infanzia. Non accada mai, per un artista di teatro. Questo libro ha un'occasione, i trent'anni della Compagnia Krypton che con il suo regista Giancarlo Cauteruccio dal 1983 anima il dibattito teatrale e ne costituisce un importante tassello storico. Ma l'occasione è celebrativa e il teatro non lo è. Non nasce un libro sulla storia di Krypton, dunque, ma un viaggio nell'opera recente a svelare una riflessione sulla società attuale, tenendovi sempre come filtro un'idea forte di arte scenica. Dopo la prefazione di Franco Cordelli, critico del "Corriere della Sera", una conversazione "politica" con il regista rivela il percorso che dall'avanguardia tecnologica ha trovato un luogo, il Teatro Studio di Scandicci, dove mescolare arte e formazione.