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Una storia di liceali, di amici che si dividono il sonno, le paure, gli entusiasmi e i libri di testo. Ambientata in una città che secondo alcuni è una categoria dello spirito, secondo altri un inferno e per altri ancora un'oasi dove l'assurdo si fa quotidiano, l'impossibile diventa possibile, l'irreale reale: la Napoli del '48, del '50, del '51. Una città che aveva fiducia nella rinascita, di fronte alle macerie dei quartieri sfigurati dai cento bombardamenti. Una città che dell'amicizia faceva la sua religione. "Pomeriggio di luglio" propone al lettore la luce intensa dell'amicizia nella Napoli del secondo dopoguerra. Scanzonata, sincera, fatta di slanci che oggi ci appaiono inverosimili.