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Nella "Villa dei Misteri", a Pompei, è conservato un affresco meraviglioso e misterioso, che sembra illustrare una iniziazione orfica. Osservando le immagini arriviamo a scorgere un ragazzo assorto, con lo sguardo perduto dentro a uno specchio concavo. Dietro di lui una maschera che raffigura Dioniso si riflette in quello specchio e negli occhi del ragazzo, dando vita all'identificazione col dio. Passa il tempo ma l'immagine di quel rispecchiamento continua a interrogarci: cosa vediamo quando ci guardiamo dentro? Quali presenze, quali energie animano l'inconscio rispecchiandosi, deformate, sulla superficie dei nostri pensieri? Esiste una via percorsa da tempo immemorabile, una via che comprende in sé l'intuizione che tutto è vivo e tutto può riguardarci, una via che chiede attenzione, responsabilità e cura del circostante. È la via labirintica, il percorso iniziatico che conduce all'esperienza psicologica, che è continuo e creativo rispecchiamento del sostrato inconscio emotivo e immaginale.