Tab Article
Il primo volume di Imm', intitolato "Not straight. Documento, piega, inganno", introduce il percorso che si intende disegnare con la collana: l'immagine è un fenomeno complesso, non è solo documento, rappresentazione, testimonianza, ma lascia intravedere, deforma, porta al limite, svela uno sguardo, presenta un enigma; richiede così un supplemento di attenzione sia alle sue opacità, ripetizioni, che ai suoi raggiri, alle sue finzioni. Partiamo da questo tipo e idea di immagine, erede del travaglio intellettuale e artistico del XX secolo, "not straight" appunto, in un senso tutto da indagare. Ci chiediamo che cosa è cambiato e quale concezione dell'immagine risponde meglio all'oggi. Questioni di fondo, per cominciare proprio dall'inizio. Chi non è interessato a tutto questo oggi? Chi ha ancora paura della "contemporaneità"? Chi ha paura di non essere "a fuoco"? "Not straight" significa allora qui non puro, non diretto, non tutto a fuoco, non evidente, perché allo "straight" non si contrappone lo sfocato, il contorto, l'incerto, ma l'attenzione alla differenza, allo scarto tra ciò che lo sguardo intende e ciò che dell'immagine ci riguarda.