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Perché incontrare, ancora oggi, Platone? Cosa significa incontrarlo "veramente"? Questo libro risponde alle due domande senza proporre alcuna nostalgia archeologica. Il lavoro di Salvatore Lavecchia intende riconoscere a Platone il suo posto, di nuovo centrale nella formazione della cultura europea, ma non per i consueti motivi che si trovano nei manuali di filosofia. Il percorso proposto nel libro mostra come il pensiero di Platone possa aprire un inedito percorso di esperienza spirituale ed etica. Nuova è la concezione della filosofia platonica come filosofia pratica in cui è centrale la luce del bene, non più intesa come esterna all'esistenza umana (come si intendeva quando si pensava Platone come puro idealista), ma anzi come esperienza generabile personalmente, nella condizione umana. L'autore rivela le pratiche di Platone orientate verso il futuro, nella luce del bene: individui e comunità, persone e universo, così, non vivono più in lacerante dicotomia, ma sono trasformati da una nuova creatività generata dallo splendore dell'esperienza del bene. Non ultimo aspetto d'interesse del libro consiste nella ridefinizione di parole-chiave della filosofia di Platone, resa possibile dalla competenza filologica dell'autore.