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"Ecco un libro aspro, tragico e necessario, tutto calato nel presente del lavoro e della civile o incivile convivenza, dove 'Non è davvero la vita in sé ad esser sconcia / ma la sua organizzazione sociale selvaggia'. 'La collaborazione', che funge da titolo e da motivo ricorrente, è qualcosa di acre, in bilico tra sarcasmo sdegnato e rassegnazione di fronte a una sconfitta poiché nella nuova situazione di asservimento che schiaccia o annulla i destini individuali il mondo si presenta quasi esclusivamente 'come impresa e sublimazione', in cui "gli svariati sensi della collaborazione" precipitano in un verso infernale, che fotografa impietoso i nuovi lavoranti: 'spingendosi come porci collaborano'. Raccolta dunque politica, nel senso più alto e coraggioso, libro di crudo realismo e riflessione acuminata, in cui Fabrizio Bajec affronta di petto la generale proletarizzazione, e persino l'arretramento contemporaneo alle condizioni 'iniziali' del movimento operaio, all'epoca di Germinale, con tutte le conseguenze del caso. 'oh voi che ne respirate l'aria / lottate battetevi anche senza vittoria': così suonano gli ultimi versi di un poemetto, ed è un suono non privo di cupezza, soprattutto se l'epoca delle grandi lotte e delle grandi speranze è alle spalle di tutto questo. Il presente si staglia di fronte a noi come una prigione sconfinata e 'il mio avvenire si copre di nebbia e buche'." (Fabio Pusterla)