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Sanno di una terra vibrante e bellissima, di periferie spoglie sotto un cielo terso, di distanze infinite. Fanno parlare gente abituata all'asprezza, che si aggiusta le ferite sorridendo. Raccontano il desiderio, la paura, la mancanza. "Cento strappi" sono cento scatti in Sudafrica: coppie con gli stivali in macchina per scendere nel fango di fattorie disperse, una donna che arranca nel traffico di Johannesburg animata da fami differenti, prove generali d'orchestra dove il primo violino è solo e sventurato, liste della spesa che raccontano la storia di un matrimonio più a fondo di quanto potrebbe fare un romanzo intero. Con la sua scrittura Liesl Jobson coglie gesti e parole che in un attimo svelano stupidità e tenerezza, crudeltà e amore. Abile direttore d'orchestra, muove i suoi personaggi con tempi perfetti di entrata e di uscita, domina i solisti, padroneggia contrappunti e armonie.