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Riuscì a immaginare la "donna del terrazzino" senza però disegnarne con il pensiero il viso. E una persona che ama pazzamente le emozioni, le "sente sulla pelle", ama e soffre con intensità e forza inaudita, una forza misteriosa della natura. Quando è triste ma anche quando è contenta, in estate o in inverno, si affaccia al terrazzino e si perde nei colori di un nuovo giorno o nelle tinte che si attenuano al crepuscolo. Rigenera le parti del suo io che sono diventate quasi invisibili, posa i pensieri sulle onde e spera, ogni volta riesce a farlo, che prendano il largo per essere sostituite da nuove possibilità. È una donna dai lunghi silenzi che cerca nel blu e nei turchesi mille risposte alle domande che si affacciano in modo incessante. Lo spettacolo che si vede dal suo terrazzino è meraviglioso, per quanto si cerchi di immaginarlo. Se si chiudono gli occhi, quando si riaprono il panorama appare diverso e mutevole, non finisce mai di sorprendere.