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Uno dei più intricati problemi critico-testuali della letteratura spagnola aurea è quello rappresentato dalla doppia redazione della "Historia de los bandos de los Zegríes y Abencerrajes" di Ginés Pérez de Hita. Al testo della "princeps" (1595) si affiancò infatti molto presto (anzi, più presto di quanto si credesse) una riscrittura globale dell'opera, per la quale ci si doveva accontentare sinora delle approssimative e lacunose informazioni fornite da Paula Blanchard-Demouge nella sua edizione del 1913. La complessa e laboriosa ricerca svolta da Mirko Brizi permette ora di cogliere l'ampiezza e sistematicità della riscrittura, e di confermare con argomenti solidi che essa non è d'autore. Non per questo il rifacimento è trascurabile. Esso ci mostra infatti un lettore attento delle Guerras, le cui scelte furono la lente, in parte deformante, attraverso cui legioni di lettori accostarono questo capolavoro della letteratura "morisca". E le motivazioni dell'anonimo sono evidenti, sia sul terreno ideologico (la visione dell'altro musulmano è adeguata, almeno parzialmente, ai valori dominanti), sia su quello estetico, dove emerge il voluto distanziamento dalla convenzione linguistico-stilistica della "novela de caballerías", ancora tanto presente all'autore. Attraverso un lavoro imponente, che ha toccato anche numerose edizioni sinora trascurate o sfuggite agli studiosi, Brizi dà finalmente il testo sicuro sia della prima redazione d'autore, sia del suo rifacimento, permettendone l'agevole lettura parallela. Ne esce confermata la tenuta e l'efficacia del metodo dell'errore significativo in una tradizione a stampa folta e intricata. Testo in lingua spagnola. Studio introduttivo di Mirko Brizi in italiano.