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Nel volume si ripercorre la vita di Olga Lombroso Fiorentino (1891-1978), educatrice, scrittrice, donna impegnata nel sociale e partecipe dei fermenti di affermazione femminile in tutto il "Secolo breve". Arrivata ragazzina in una Milano in veloce trasformazione, diventò una "maestra di agraria" innovativa e appassionata, prima nelle campagne lavorando alle Cattedre Ambulanti di Agricoltura, poi all'interno di alcune delle esperienze più avanzate dell'epoca: la Scuola Rinnovata della Ghisolfa, la Scuola all'Aperto Umberto di Savoia al Trotter, la Scuola per "Anormali" Zaccaria Treves. Giovane vedova affrontò con la famiglia il tragico periodo della persecuzione antiebraica, rifugiandosi in Svizzera; riprese dopo la guerra la sua attività di insegnante. Olga Lombroso Fiorentino si può inserire in quel gruppo di donne che a Milano incisero in maniera significativa sull'evoluzione politica e sociale italiana: Anna Kuliscioff, Alessandrina Ravizza, Ersilia Majno, Aurelia Josz. Il libro contribuisce alla comprensione di un momento della storia italiana che ha visto le donne irrompere sulla scena pubblica e divenire protagoniste in prima persona del cambiamento della società.