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Partendo dai racconti evangelici sulle dispute legali di Gesù con i Farisei, l'esegesi cristiana ha sempre presentato l'ebraismo del I sec. e.v. come una religione puramente legalista e i secondi come rigidi conservatori dell'ortodossia. Per l'ultimo scorcio dell'ebraismo del Secondo Tempio si può parlare di una corrente ufficiale, rappresentata da un cosiddetto "Partito dei Farisei"? L'ebraismo del I sec. era una religione legalista che pretendeva una rigida osservanza e escludeva dalla salvezza chi non la metteva in pratica? Una più approfondita analisi del periodo, attraverso i testi storici e religiosi dell'epoca, rivela la complessità di una cultura che si trovava, spesso, a lottare per la sopravvivenza delle sue tradizioni e della sua identità. Proprio questa analisi, nel lavoro di Milena Beux aiuta a rispondere alla domanda se Gesù potrebbe essere considerato un Fariseo. Si è cercato a tal fine di capire quale fosse la legislazione orale, sviluppata e proposta dai Maestri delle varie scuole teologiche come estensione della legislazione biblica e in che misura questa halakah fosse osservata ed applicata nel I sec. in Palestina e nella Diaspora.