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Nel libro gli Atti del Convegno svoltosi a Trieste l'8 maggio 2016, con un ampio apparato illustrativo, sull'apporto ebraico alla sanità nell'esercito italiano nella Prima Guerra Mondiale. L'argomento è esaminato nei suoi vari aspetti: da quelli quantitativi e di distribuzione nei gradi e nelle funzioni dell'esercito, alla presenza di medici di grande valore (tra cui Alessandro Lustig, Giuseppe Levi, Guido Aronne Mendes, Enrico Modigliani, Marco Levi Bianchini), alla partecipazione di molti ebrei come volontari nell'esercito italiano e di altri, allora sudditi dell'impero (come i triestini Edoardo Weiss e Giulio Ascoli) sul fronte opposto, vivendo complesse e drammatiche vicende di appartenenza, di richiami all'irredentismo e di adesione al sionismo. Alcuni saggi ricordano le innovazioni scientifiche apportate durante il conflitto e l'impegno nella didattica sanitaria. Non mancano dati e riflessioni sull'analoga esperienza in quegli anni dell'ebraismo francese al fronte e l'analisi della presenza femminile. Chiude il volume un elenco di medici, paramedici e infermiere, oltre a militari in sanità e rabbini, che si sono impegnati sul fronte italiano durante la Grande Guerra.