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La tarda antichità è spesso descritta come una "età dell'oro", intendendo con questa espressione che il sistema monetario dei secoli IV-VII si sarebbe strutturato soprattutto sulle coniazioni nel metallo più prezioso, attraverso cioè un vero e proprio "ancoramento all'oro" dell'intera struttura economica e dei prezzi. Il solido, moneta introdotta da Costantino, diventa così uno dei simboli per eccellenza del tardo Impero romano. Questo volume mira ad analizzare e approfondire in maniera sistematica gli aspetti sociali, economici e amministrativi legati alla produzione, alla diffusione e alla circolazione della valuta aurea, il suo statuto legale, il rapporto con le altre specie monetali, in riferimento alle attività finanziarie e alle tecniche contabili. Lo studio della moneta fornisce una serie di dati essenziali per una più ampia comprensione della struttura della società tardoantica e del potere d'acquisto dei diversi strati sociali e suggerisce importanti riflessioni sul trapasso istituzionale dall'Impero romano a quello bizantino e ai regni romano-germanici dell'Europa occidentale.