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La collezione privata di un nobiluomo napoletano è composta di molti vasi figurati, attici e italioti, e annovera anche ceramiche daune, terrecotte, ceramiche a vernice nera e sovraddipinte. Si è scelto di iniziare a pubblicare la ricca collezione di vasi apuli, perché essi ne costituiscono un nucleo consistente e importante, esemplificativo della più ampia produzione apula, che si arricchisce sempre di nuovi esemplari da collezioni pubbliche e private. I 120 vasi apuli della collezione sono rappresentativi della produzione degli inizi del IV secolo fino alla fine dello stesso, con vasi di piccole e grandi dimensioni, riferibili alle principali officine già riconosciute da K. Schauenburg nelle sue recenti pubblicazioni. Con schede e testi di Alfonsina Benincasa.