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La cura annonae e le frumentationes costituiscono notoriamente uno degli aspetti tra i più tipici e profondamente legati alla vita di Roma, unitamente alla cura degli acquedotti, che dovevano assicurare una costante e regolare fornitura di acqua alla città, finalizzata anche al funzionamento dei complessi termali, la cui assidua fruizione rappresentava un altro elemento peculiare della società romana. Il lento passaggio di competenze nella gestione di tali fondamentali servizi che, in un mutato quadro storico, si attua nel corso della tarda antichità e dell'alto medioevo tra l'amministrazione imperiale e la Chiesa romana, costituisce un problema dibattuto e ben noto alla critica storica, affrontato in molteplici studi, ma che necessita di una focalizzazione complessiva. Il presente lavoro si propone, pertanto, di essere una sintetica "messa a punto" delle complesse dinamiche di tale fenomeno e delle tappe successive che hanno portato nel tempo il papato ad affiancarsi e poi a sostituirsi al potere statale, ormai al collasso, nel cruciale campo dell'approvvigionamento di derrate e di acqua, fattori da sempre essenziali e tipici della vita di Roma.