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«E il silenzio avvolse i Palazzi del potere». Era il titolo cui avevo pensato per questo volume per ricordare quanto avessi visto giusto quando, chiudendo la mia testimonianza dedicata a Pino Careddu e al suo Sassari Sera nel precedente libro («Buongiorno Eccellenza, ancora a piede libero?», scrivevo queste testuali parole: «Di una cosa sono fortemente convinto: da quando è morto Pino Careddu, e con lui il giornale, siamo, e lo saremo tutti, meno informati su quello che accade e accadrà in Sardegna». A confortarmi in questa convinzione anche la testimonianza di Gianni Filippini, direttore editoriale dell'Unione Sarda. Il suo pezzo in ricordo di Pino si intitolava: «Una spina nel fianco del 'Palazzo'» e si concludeva con queste parole: «Nel mondo dell'informazione isolana - qualunque opinione si nutrisse e si nutra nei confronti suoi e della sua attività giornalistica - si è aperto comunque un vuoto. E di questo anche democraticamente mi dolgo pensando ad un amico scomparso». (Avev).