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Provate a chiedere ad un bambino cosa vuole fare da grande. Se, oltre al calciatore e al pilota, vi risponde "il bancario", c'è da scommettere che qualcuno gli ha messo della grappa nel latte del mattino. Nessuno infatti nasce bancario, ma molti lo diventano: perché hanno avuto un'infanzia difficile, perché credono alla leggenda delle 18 mensilità, o perché la filiale è proprio sotto casa. Tra i bancari si aggirano strani personaggi: il neoassunto, il carrierista, il trombato, il raccomandato. Alessandro Sessa ci descrive con affetto e parecchie esilaranti stoccate i loro difetti e i loro fantozziani sogni di gloria.