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Un gruppo di benedettine, dalla metà del secolo XVII in Francia, vive una forma particolare di vita di cui l'elemento appariscente è il culto eucaristico. Ma non è questo il segreto della loro forma di vita: si tratta del legame al Cristo vivente che si dona all'uomo attirandolo sullo stesso percorso di svuotamento di sé per far posto all'altro e compiere se stessi. Il presente volume traduce in tal senso, annotandola, "Le Véritable Esprit des religieuses adoratrices perpétuelles du très-saint Sacrement de l'autel", Parigi, 1684-1689, III edizione, che di quella esperienza eucaristica è espressione mirabile. Un libretto non di preghiere davanti al santissimo Sacramento, ma per vivere nella logica dell'Incarnazione amando e pregando, e nella fede del Sabato santo, se non è concesso di gustare anticipazioni radiose della Pasqua di risurrezione. La categorie vittimali del secolo XVII in Francia, sotto la penna di una benedettina mistica e fondatrice, parlano di amore vigoroso, come di un fuoco vivo, o di un germe di grano che nel suo marcimento sprigiona la vita, che tutti poi sazierà.