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Lo studio delle otto sculture che decorano la facciata principale del Palazzo reale di Napoli, costituisce lo spunto per un interessante viaggio nella Napoli di fine Ottocento con la sua smania di rinnovamento, spesso in contrasto con le difficoltà quotidiane di un momento critico per la città e per la nazione. Sullo sfondo, la storia di un popolo abituato a vivere all'ombra della sua corte e che, con l'unità, cerca nuovi spazi nel panorama artistico e culturale italiano. Interessi, slanci, contrasti tra gli scultori e i committenti prendono vita insieme con gli otto giganti di marmo affidati agli scalpelli di altrettanti maestri pronti a tutto pur di emergere, offrendo alla patria opere degne "del più insigne monumento dell'Italia moderna".