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"Anatra all'arancia", "Ribollita", "Crema gialla", "Coda alla vaccinara", "Patate alla madrilena", "Risotto di zucca", "Capriolo alle mele verdi", "Salsapeverada", sono alcuni degli incontri gastronomici che l'autore ha avuto durante i suoi innumerevoli viaggi. Città, paesi, montagna, mare, collina, sia in Italia che in Francia o in Spagna, sono l' occasione per presentarci alcuni piatti tipici, gustati, assimilati, amati e riproposti agli amici secondo un proprio gusto, ma senza mai dimenticare l'essenza della ricetta stessa. Così da Parigi nasce il "Magret di anatra ai pomodori secchi" dove il sapore raffinato dell'anatra si sposa alla robustezza mediterranea dei pomodori secchi, o dalla Spagna è un quadro del Goya, "La merenda in campagna", a suggerire il "Pollo alla Rudinì" possibile vivanda di un famoso pic-nic con Grace Kelly e Cary Grant nel film "Caccia al ladro", o una gustosa "Insalata di granchio" offerta dalla famiglia Wilkes durante una colazione all'aperto alle "Dodici querce" nell'indimenticabile "Via col vento". Ma le "cucine" non sono solo un incontro di luoghi, più spesso sono anche un incontro di persone e di esperienze, e tutte hanno lasciato una traccia, un'impronta gastronomica: così dalla conoscenza con Jannine, studiosa e ricercatrice, ma grande cuoca, impariamo a cucinare delle saporite "Capesante", mentre con Don Caiazzo, grazie ad un misterioso ingrediente che accompagnava i suoi sughi, prepariamo delle paste asciutte veramente appetitose.