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Walahfrid von Reichenau, noto anche - a causa di un difetto della vista - come Valafrido Strabo, è un autore svevo nato nell'808 d.C. e deceduto nell'849. Abate nell'Isola di Reichenau, sul Lago di Costanza, è stato un letterato, un poeta e un glossatore di pregio. Il suo celebre lavoro intitolato "De cultura hortorum" costituisce un'interessante "operetta" che proviene dal Medioevo, quando nell'"Hortulus" walahfridiano regna la semplicità monastica e crescono con il soccorso della natura e l'operosità del giardiniere gli ortaggi per la tavola, le piante medicinali per i malanni corporei, infine i fiori che con la loro bellezza celebrano la beatitudine celeste insieme alla transitorietà della vita. Piuttosto che la perfectio spirituale e l'ascesi divina, l'orticello è 'signaculum' della disciplina nel lavoro, del rispetto per la natura, della sobrietà con cui affrontare la vita, intreccio fra la "coltura" - intesa come coltivazione ortense svolta attraverso il lavoro assiduo e organizzato - e la "cultura" - assunta quale insieme delle conoscenze relative al giardinaggio connesse con le cognizioni desunte dall'esperienza e dallo studio - approda a un duplice esito mirabile: la serenità nel cui segno vivere e la semplicità al cui ordine educarsi.