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A distanza di vent'anni dalla morte dell'autore Il Melangolo propone una nuova edizione di "Nulla religioso e imperativo dell'eterno", l'ultimo libro di Alberto Caracciolo, figura tra le più appartate e più nobili della filosofia italiana del secondo Novecento. Si riferisca ai classici del pensiero filosofico o mediti la parola portata dai poeti, Leopardi o Keats, Caracciolo propone in quest'ultima raccolta di saggi l'unico tema che domina da sempre la sua riflessione: il religioso, il suo spazio, il suo rapporto con l'etico e con il poetico, chiudendo ad anello un cammino di pensiero lungo una vita. Ascoltando l'originaria parola soterica che filtra, una e diversa, nei distinti modi dell'esistere, egli incontra qui, sotto il nome di imperativo dell'eterno, l'a priori ontologico ed etico che domina lo spazio religioso del Nulla, lo spazio di Dio o del divino. La coerenza che connota le tensioni dell'ultimo, composito libro, non è quella del freddo intelletto analitico; è la coerenza di un'esistenza che, vincolata al principio della libertà e all'imperativo dell'eterno, vissuta e pensata fino in fondo, si apre ogni volta alla "verità" del paradosso.