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Con reminescenza dell'antico teatro di Plauto, Ben Jonson racconta di come, approfittando dell'assenza del padrone, un servo introduca nella di lui casa un lestofante con la sua compagna e, insieme a loro, usi la dimora per attirarvi i gonzi cui il sedicente alchimista promette la pietra filosofale. Nell'adattare per il Teatro Stabile di Genova questo affresco dedicato alla materialistica ansia di consumo e di successo nell'Inghilterra del primo Seicento, Michele Serra ha lavorato sulla traduzione di Giovanna Zucconi, rispettandone la struttura drammaturgica e le caratteristiche dei personaggi, ma scegliendo la prospettiva linguistica di una moderna idea d'alchimia e sortendone così un affresco che assomiglia alla società in cui viviamo.