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Quale sorte o quale destino attende la filosofia alle soglie del Duemila? Questione non semplice a cui Hans Jonas cerca di dare risposta nelle pagine autobiografiche di questo testamento filosofico. Una diagnosi rigorosa del passato più recente: la filosofia dell'esistenza da un lato e l'incredibile progresso della tecnologia dall'altro; una prognosi ispirata ai principi dell'etica della responsabilità, in cui il filosofo propone all'umanità intera la stipula di un contratto di pace con la natura, ma in cui anche auspica che le nazioni più ricche e i saggi della terra abbiano il coraggio di rinunciare a una parte dei loro beni per garantire all'uomo una sopravvivenza degna del posto che occupa nell'universo.