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A quasi seicento anni dalla stesura, "Il primato di Pietro" - capitolo chiave del De ecclesia, terminato da Jan Hus nel periodo dell'esilio da Praga risulta ancora di grande attualità. Quella di Hus è infatti una riflessione sostanzialmente contemporanea e critica sull'origine, la natura e il fine della chiesa nonché sulle sue strutture e i modi della sua presenza nella società, un pensiero che ne causò la condanna al rogo e diede inizio alla prima rivoluzione moderna. Oltre alla critica della mondanità del clero, al rifiuto della gerarchia ecclesiastica e del primato papale, il riformatore boemo vi delinea l'ideale di una Chiesa governata dall'evangelo, con Cristo come suo unico capo.