Tab Article
L'effettività di una Costituzione si riflette nel consenso collettivo che la circonda. Eppure, il concetto merita un'indagine volta a portare alla luce le relazioni tra la carta fondamentale e la coscienza collettiva. Vi sono infatti delle tensioni psicologiche che legano ogni comunità politica alla dimensione mitica connessa alla propria Costituzione, alla sua capacità d'inclusione e assimilazione, alla sintesi e alla composizione dei conflitti, mantenendosi in equilibrio tra innovazione e tradizione. I fattori determinanti dell'effettività incidono dunque sul sentire comune, possono essere alimentati da pronunce giurisdizionali, da impostazioni teoriche sostenute dalla dottrina costituzionalistica, non meno che dal sentimento, dalle emozioni e dalle aspettative razionali della collettività che si ritrova nel suo documento costituzionale. Il volume esamina la sofferta evoluzione del concetto di effettività costituzionale nel Novecento giuridico, per poi definirne i punti di contatto con la psicologia collettiva. Infine, descrive la parabola della Costituzione repubblicana e il suo rapporto con il sentire comune immerso nel fluire dei motivi antipolitici e delle cause di disaffezione. Il proposito alla base di questo studio è quello di concorrere a delineare una teoria e una pratica della difesa della Costituzione come prodotto culturale di una società e come oggetto di percezione da parte dell'immaginario di una comunità politica.