Due romanzi di Onetti: "Il cantiere" e "La vita breve" di Onetti Juan Carlos - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Due romanzi di Onetti: "Il cantiere" e "La vita breve"

  • Autore: Onetti Juan Carlos
  • Editore: Sur
  • Isbn: 9788869980000
  • Categoria: Letterature straniere: testi
  • Traduttore: Carmignani I. e Maneri G.
  • Data di Uscita: 17/02/2021
34,50 €
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"La vita breve" e "Il cantiere"

LA VITA BREVE

A settant’anni dalla prima pubblicazione, torna in libreria il capolavoro di Juan Carlos Onetti, in una nuova traduzione di Gina Maneri e con una postfazione di Sandro Veronesi.


Juan María Brausen è impiegato in un’agenzia pubblicitaria di Buenos Aires e vive con la moglie Gertrudis. Sta lavorando al soggetto per un film che decide di ambientare nell’immaginaria città di Santa María, di sua invenzione, mentre dedica anima e corpo a decifrare i dialoghi stentati che gli arrivano dalla casa della vicina: tutto gli sembra più degno di nota del proprio presente. Alla pari di un Don Chisciotte dei giorni nostri, più la vita reale si farà grigia e insopportabile – sta per essere licenziato, la moglie è malata e si chiude in un guscio di incomunicabilità –, più Brausen tenderà a rifugiarsi nelle sue fantasticherie, e a identificarsi con il suo protagonista inventato: il dottor Díaz Grey. Non si limita a immaginare un’altra vita, vuole essere un altro. Ma fino a che punto potrà spingersi?
Ben presto realtà e finzione si mescolano pericolosamente, in una storia dai toni noir, per dare vita a uno dei romanzi più ambiziosi del ventesimo secolo, che segnerà un prima e un dopo nell’opera di Onetti e nella letteratura latinoamericana tutta.

IL CANTIERE

Un cantiere abbandonato, un passato da dimenticare e il sogno di un futuro impossibile: il romanzo cardine del ciclo di Santa María, con una nuova postfazione di Edoardo Albinati.

Cinque anni dopo esserne stato esiliato con disonore, Larsen fa ritorno a Santa María con un piano ben preciso: intraprendere un serrato quanto patetico corteggiamento di Angélica Inés – la figlia di Petrus, potente signorotto locale –, e al contempo farsi assumere da questi come capo del cantiere navale di "sua proprietà. S"coprirà ben presto che il cantiere è solo un cadente involucro al centro di un deserto, dove nulla accade da anni. Un nulla di cui però Larsen, antieroe per eccellenza e personaggio indimenticabile, diventerà l’irreprensibile Direttore Generale, autoproclamandosi sovrano di un regno in decadenza fatto di vecchie carte impolverate e rottami venduti illegalmente per pochi spiccioli.
Con una scrittura magistrale, fatta di netti sostantivi e aggettivi disarmanti, Il cantiere è forse il tassello più compiuto dell’assurda comédie humaine costruita da Onetti: un romanzo attuale a sessant’anni dalla sua pubblicazione, e una porta d’accesso privilegiata all’universo onettiano che, sulla scia maestra di Faulkner e Céline, si fonda su un microcosmo asfissiante e perfetto: Santa María.

Juan Carlos Onetti (Montevideo, 1909 – Madrid, 1994) è stato uno dei maggiori scrittori latino-americani di tutti i tempi. Giornalista di spicco, ha collaborato per anni con La Prensa, La Nación, Sur, Marcha, El País. La sua opera narrativa, caratterizzata da un realismo soggettivo estremamente moderno, si raccoglie intorno alla città di Santa María: un universo inventato a metà fra Montevideo e Buenos Aires, dove ambienta buona parte delle sue opere costruendo una vera e propria saga.

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