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«La "Rinascita" dopo la fine annunciata della pandemia fornisce più occasioni per il rinnovamento della vita pubblica. Un ambito in cui questo si presenta particolarmente ricco di opportunità è quello della mobilità. Non è un caso se proprio nel pieno della pandemia il Comune di Pisa si è dotato di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, un piano che richiede, per essere attuato, una radicale inversione di mentalità da parte dei cittadini. L'obiettivo principale che si pone, infatti, è la riduzione del traffico su auto a favore del trasporto pubblico, specie se a trazione elettrica, della "mobilità dolce" in bicicletta su percorsi messi in sicurezza, dell'uso delle vie d'acqua e, più in generale, dell'intermodalità tra un sistema di trasporto e l'altro. Tutte le azioni sia progettuali che esecutive poste in campo dal Comune di Pisa sono state quindi indirizzate verso questi obiettivi. Per il trasporto pubblico locale entrerà tra breve in funzione la nuova gestione risultante dalla gara unica bandita dalla Regione Toscana, per cui molte tratte potranno essere rimodellate per ottimizzarne il rendimento, mentre nel frattempo è stata progettata una tramvia per collegare la stazione ferroviaria con l'Ospedale di Cisanello, facente parte di una futura rete tramviaria che potrà interessare l'intera città e per il cui finanziamento si è partecipato ad un bando indetto dal Ministero dello Sviluppo Economico, di cui si attende ancora il risultato. Anche per la rete ferroviaria che interessa la città si sono poste le premesse per intensificare i rapporti tra le città di un'area vasta comprendente anche Livorno e Lucca e rendere più veloci e convenienti rispetto al trasporto su gomma le comunicazioni sia tra le tre città, sia con Firenze, centro dell'Alta Velocità in Toscana. Per quanto riguarda la rete ciclabile, dopo avere realizzato il collegamento di Pisa con il litorale sono in corso le progettazioni per il collegamento di Marina con Tirrenia e diversi tratti di piste ciclabili in città per completare la rete cittadina. Le vie d'acqua avranno un sicuro rilancio dopo aver completato le opere richieste per la navigabilità dell'Arno, utilizzando anche il collegamento già realizzato dell'Arno con il Canale dei Navicelli tramite l'Incile. L'intermodalità tra i vari sistemi di mobilità sostenibile, predisponendo appositi parcheggi scambiatori, diviene necessaria perché ognuno di essi possa essere utilizzato ogni qual volta lo si ritenga più opportuno e conveniente. L'auspicata inversione di tendenza nelle abitudini dei cittadini per la scelta dei mezzi di trasporto potrebbe in tal modo considerarsi raggiunta, contribuendo al rinnovamento della vita pubblica dopo la pandemia.» (Massimo Dringoli)