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"In tutte le letterature occidentali, com'è ben noto, ritroviamo sin dalle più antiche origini la rappresentazione, in modi e forme diverse, della relazione tra vizi e virtù, tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia, etc. Queste antitesi morali e assiologiche raramente assumono nei testi letterari - sin dalla tentazione nella Genesi biblica e nei rischi di perdizione dell'Ulisse omerico (le sirene, Nausicaa, Circe) - una configurazione così manichea che separi radicalmente il bene dal male. Essi si presentano piuttosto in differenti formazioni di compromesso che è valsa la pena di indagare sia in senso diacronico, sia nella loro relazione con la gerarchia degli stili e la divisione storica dei generi letterari. (dalla prefazione di Paolo Amalfitano)