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Il presente volume si propone di indagare la storia della bugia lungo due piani paralleli e convergenti insieme: quello della letteratura stessa come bugia o finzione e quello della bugia nell'immaginario letterario, in quest'ultimo caso rivolgendo lo sguardo alla narrativa frequentata dai bambini e ragazzi, luogo privilegiato del fantastico e delle metamorfosi delle rappresentazioni sociali dell'infanzia. Swift e Defoe, Lewis Carroll, ma anche Oscar Wilde, Tom Sawyer e Huck Finn, Pippi Calzelunghe ed altri si avvicendano in un percorso storico e culturale che oscilla tra inautenticità e trasparenza, da Pinocchio, vittima degli inganni degli adulti, all'irriverenza smascheratrice di Gian Burrasca sino ai limpidi protagonisti dei racconti di Gianni Rodari. Ne risulta una lettura reticolare di autori, opere e personaggi che si propone di illustrare le molteplici prospettive attraverso cui si articola la dinamica tra verità e menzogna, tra realtà e fantasia, tra verità e finzione ed emerge, inoltre, il carattere polisemico della bugia nei diversi tempi storici e nei multiformi registri culturali e letterari. Con un saggio di Flavia Bacchetti.