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Nicola Picardi non ha bisogno di presentazioni come prova il fatto che a suo onore sono stati in breve tempo raccolte quasi 2.800 pagine di contributi che spaziano nei settori più vari e provengono da tre generazioni di giuristi. La durevole influenza del suo insegnamento sulla cultura del processo trascende le tendenze di periodo e si proietta nel futuro. L'inserzione di legge e sistema in un più vasto affresco modellato dal tempo e dallo spazio è l'esperienza che congiunge Nicola Picardi ad Alessandro Giuliani con il quale, in trenta lunghi anni di lavoro comune, ha condiviso interessi, entusiasmi, metodo, risultati. I saggi contenuti nei tre volumi sono stati raccolti in un tempo davvero breve dal lancio dell'iniziativa, ma il progetto dell'opera è più antico. Condiviso con Elio Fazzalari, era infatti stato all'origine concepito con amici oggi accoratamente rimpianti. Nel tempo: Giuseppe Tarzia, Franco Cipriani, Giuliano Crifò, Adelmo Cavalaglio e - in fine - Severino Caprioli che il destino ha legato a questi Studi lasciando aperte sulla sua scrivania le bozze appena corrette dell'omaggio a Nicola Picardi.