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Matilde Serao, cantora dei vicoli sordidi, una delle voci che meglio seppe denunciare la questione meridionale, fu anche superba narratrice di viaggio e acuta osservatrice del bel mondo. Quando fu pubblicato Lettere d'una viaggiatrice, nel 1908, Matilde Serao era già una scrittrice affermata ed era nota per le sue doti di giornalista geniale ed estrosa. "Non cerchi, l'amico lettore, in queste lettere di una viaggiatrice, né l'itinerario preciso, né l'ordine cronologico" avverte l'autrice nella prefazione di questo libro. Roma, Venezia, Verona, Nizza (che contiene meravigliose descrizioni di Eleonora Duse), Montecarlo, Parigi, il Tirolo e altri luoghi si mostrano filtrati dall'intelligenza e dall'ironia di questa viaggiatrice a metà strada tra il grand tour e una turista modernissima, che offre al lettore le sue preziose impressioni su un'Italia e un'Europa ancora scintillanti e frivole ma già toccate dalla crisi, sempre più prossime alla Prima guerra mondiale.