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Il libro, incredibilmente originale nel suo genere, evidenzia il lato criminologico e più oscuro, nonché psicopatologico, dei film classici di Walt Disney. Si parlerà di storie d'amore malate, di principesse psicologicamente instabili e di un Paese delle Meraviglie intriso di disturbi mentali, e quindi ne "La Bella e la Bestia" della Sindrome di Stoccolma con l'umanizzazione perversa del proprio carnefice. Saranno considerate le prospettive più drammatiche e inquietanti dei capolavori Disney che hanno accompagnato l'infanzia di ogni bambino, non dimenticando neanche la Sindrome del Cappellaio Matto e il suo "Avvelenamento da Mercurio". Si riscontreranno gravi sindromi e aspetti tenebrosi di favole da sempre note per romanticismo e magia. Ecco che la Sirenetta si trasforma, così, in ossessiva accumulatrice seriale e le scoiattoline de "La Spada nella Roccia" si rivelano deliranti erotomaniache. Verrà persino svelato il significato macabro di una pellicola innocente e pura come quella di "Biancaneve e i Sette Nani", con il bacio del principe necrofilo, giungendo finanche a riconsiderare le armi biologiche di cui rimane vittima Maga Magò, nonché Tarzan nella sua involuzione a quattro zampe e la principessa Mulan con la sua disforia di genere. Si assisterà, dunque, a un avvicinarsi di temi tanto distanti che per un attimo si intersecheranno, e a una miscela esplosiva di male e di bene che andrà a combinarsi, così come nella tavolozza di un pittore si mescolano il nero e il bianco, il giallo e il rosa.