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Nel maggio del 1914 l'ufficiale medico Vincenzo Agostino, appena terminato il regolare corso alla Scuola di Applicazione di Sanità Militare di Firenze, viene destinato al I° Battaglione Libico e successivamente, nel 1915, al V° Battaglione indigeni in Eritrea. Nello stesso anno, viene scelto ed inviato a Gondar come medico, Regio Agente Commerciale e nominato Vice Console Reggente del Consolato Generale. Unico bianco presente nella zona, mentre in Italia si stava combattendo la prima guerra mondiale, chiese più volte il rimpatrio, puntualmente mai concessogli. Dovette affrontare enormi difficoltà, in uno scenario ostile ove le tribù locali, in lotta fra loro per la sopravvivenza, si videro costrette a combattere anche contro i colonizzatori. Agostino fu sempre e prontamente al servizio del suo paese e tuttavia rimase vittima degl'intrighi di stampo politico-militare di una Italia sorretta da un Re sempre più offuscato dal fascismo, nella quale Benito Mussolini aspirava alla conquista dell'impero Etiopico e degli altri paesi che formavano il Corno d'Africa.