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Grazie a Tommaso Buscetta, sappiamo che per " entrare " oppure " uscire " da Cosa Nostra bisogna versare il proprio sangue. Per quanto riguarda l'" uscita " da Cosa Nostra, è impossibile dissociarsi o allontanarsi: pena la morte. Il protagonista di questo romanzo, Tommaso Salerno, è l'eccezione che conferma la regola. Figlio, nipote e fratello di " uomini d'onore ", le vicende della sua vita lo hanno " costretto " a ripercorrere i passi dei familiari. Quando la sua esistenza sembrava incanalata in questo contesto, per volere del suo " capofamiglia " viene dapprima allontanato dalla " famiglia " stessa ed in seguito dovrà partire insieme al figlio del boss. Appena nato, infatti, il bambino era stato minacciato di morte da un rivale anonimo del padre. Per quasi quindici anni essi vivranno insieme in una città del nord Italia, tranne qualche breve periodo che trascorreranno al paese. Tommaso Salerno approfitta di questa situazione per defilarsi da Cosa Nostra malgrado gli eventi che accadranno al paese ed a Palermo coinvolgano i suoi consanguinei. Essi cercheranno senza riuscirci di coinvolgerlo direttamente ma lui rimarrà fermo nel suo proposito.