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In questi ultimi anni, varie formazioni di estrema destra, fasciste, populiste o nazionaliste, sembrano aver assunto una maggiore visibilità e capacità di penetrazione politica tra le popolazioni europee. Prodotto dei forti cambiamenti che stiamo attraversando, sintomo di una progressiva frantumazione sociale, tali formazioni si battono sia contro una Unione europea che ha espropriato gli Stati nazionali della loro sovranità, sia in difesa di una presunta identità culturale dell'Occidente, oggi "minacciata" dai crescerti flussi migratori. Nel nostro paese, una delle espressioni più evidenti e paradigmatiche di una generale deriva sovranista, nazionalista e identitaria, è sicuramente rappresentata da CasaPound. Studiarne pertanto la struttura, la cultura e l'azione, come si propongono queste pagine, che raccolgono anche le ragioni di appartenenza espresse dai suoi militanti, costituisce un contributo importante alla comprensione di una cultura politica che va ben al di là di coloro che la rivendicano apertamente definendosi "fascisti del terzo millennio". Dall'osservazione e dall'analisi antropologica di un caso concreto, cogliendone le peculiarità, analizzandone la matrice culturale, il programma politico, le forme della militanza e le tensioni che lo attraversano, emergono in realtà molti degli elementi che in vario modo e in forme diverse connotano i sentimenti e i comportamenti di una parte sempre più consistente delle nostre società.