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La poesia di Ron Padgett arriva al pubblico italiano attraverso un percorso atipico rispetto a quello canonico offerto dall'editoria di settore, in un certo senso scavalcandola e passando invece "direttamente" attraverso le maggiori potenzialità comunicative del mezzo cinematografico. Sue, infatti, le sette poesie attribuite al personaggio del poeta-autista d'autobus interpretato da Adam Driver nel film Paterson di Jim Jarmusch, piccolo gioiello di delicatezza e di poesia (appunto) che ha anche contribuito a rilanciare la fama di uno dei maestri del cinema indipendente americano. Eppure negli Usa Padgett è un poeta piuttosto conosciuto, ha al suo attivo una ventina di libri, è tradotto in decine di lingue, ha vinto gran parte dei premi americani di settore ed è stato uno dei maggiori rappresentanti della seconda generazione della New York School. La presente pubblicazione, nata a margine della presenza del poeta al Festival "La Punta della Lingua", intende cominciare a colmare questa lacuna editoriale contribuendo alla conoscenza di una voce che ha saputo trovare, con la misura e la nitidezza tipica di tanta poesia americana, un perfetto equilibrio tra tonalità ironiche e sapienziali.