Tab Article
"Quello che più colpisce nella poesia odierna di Fasanotti è un'estrema varietà di toni e colori. Osserviamo allora con quanto affetto si confronta con figure del suo ambito famigliare. Esemplare, a riguardo, la prosa dedicata al figlio Pietro (Ti guardo), quadro di struggente dolcezza paterna, in parte mossa sull'altalena dei ricordi 'a metà strada tra i domani assurdamente inventati e il tuo sonno'. E come l'universo famigliare, Lari talvolta un po' consunti a cui 'è difficile opporre un sorriso', così anche i tanti soggetti via via tratteggiati da Pier Mario Fasanotti, maschili o femminili conta poco, sono inquadrati tra malinconica dolcezza [...] e ironia, inesorabile, spinta fino a sarcastica amarezza, come si coglie nella poesia eponima della raccolta: 'Ma ditemi che senso ha / stare alla finestra / con l'alba / che t'aspetta con denti aguzzi / per sbranarti'." (Francesco Napoli)