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Un giovane scrittore anticonformista e la sua amata, i loro oppressivi genitori, un amico che si fa all'evenienza voce della coscienza e dell'incoscienza, un'anziana zia e la sua badante, un ragazzo pescatore che incarna l'essenza dello spirito libero. I personaggi che agiscono all'interno di questo romanzo sono fortemente caratterizzati e ognuno percorre il proprio cammino individualmente quando, sempre più, i diversi sentieri si intersecano con quelli degli altri creando una complessa rete di connessioni in cui le conseguenze dell'agire del singolo si ripercuotono, diffondendosi a macchia d'olio, sulla globalità degli eventi. Ogni personaggio, anche se apparentemente marginale, si rivela essere protagonista poiché ha un ruolo attivo e decisivo nello svolgersi delle vicende, sconvolgendole ogni volta. E come tanti sono i personaggi, altrettanti sono i punti di vista attraverso cui la realtà viene filtrata: sguardi, pensieri e considerazioni mutano continuamente, attribuendo alla narrazione una maggiore dinamicità. Il tutto ha inizio con un bambino che "non voleva nascere", ma viene comunque spinto ad accettare incondizionatamente la vita... Questo però è solo il primo dei tanti colpi di scena che si susseguono in "Tra le pieghe dell'anima" di Mirko Duranti, qui alla sua seconda prova narrativa.