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Il tribunato della plebe è probabilmente l'istituzione politica più originale dell'antica Roma. Nel mondo antico non esiste nulla di simile, così come non esisterà nei millenni successivi: ma come nacque, che sorte ebbe e che funzioni ricoprì questa figura unica, che costituisce l'elemento distintivo della vita politica romana? Nati dalla secessione della plebe all'alba della Repubblica (494 a.C.), i tribuni detenevano un potere straordinario, che permetteva loro di paralizzare e condizionare le sorti di Roma. Dalla sua comparsa alla fine della Repubblica, il tribunus plebis fu al centro dei cambiamenti e degli sconvolgimenti di un'intera civiltà, quella romana, divenendo oggetto di ricostruzioni storiografiche spesso ostili e tendenziose. Questo libro intende offrire al lettore uno sguardo complessivo sulla storia di una magistratura tanto importante quanto trascurata: dalla sua nascita, a ridosso della fondazione della Repubblica, all'assunzione dei poteri tribunizi da parte dell'imperatore, Augusto, fino alla riflessione moderna sul concetto di "tribuno" nel pensiero politico occidentale. L'intera storia di Roma si rivela, così, sotto una nuova luce attraverso le vicende di coloro che in nome del popolo romano acquisirono un immenso potere.