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Autunno 1935. All'inizio di ottobre Benito Mussolini ha dichiarato guerra all'Etiopia. Vittorio, un meccanico di Vicenza, una camicia nera, si imbarca sul piroscafo Principessa Maria, volontario per l'Africa Orientale. Raggiunge l'Eritrea, gli altopiani etiopici del Semien, Gondar e il Lago Tana. Vive gli orrori della guerra, ma anche le bellezza di Asmara della fine degli anni '30, ormai un grande cantiere di architettura e arte razionalista. Lì, nel palazzo del Gruppo Fascista Rionale sulle rive del torrente Mai Bela, i suoi sentimenti devono però fare i conti con assurde leggi razziali; poi, al ritorno, con un Italia violenta, travolta dal crollo del fascismo. Molti anni dopo un medico milanese cercherà di scoprire i misteri della vita e della scomparsa di questo legionario, dimenticato dalla storia. Una ricerca drammatica, in un'Eritrea travolta da guerre e rivoluzioni, ma anche in un'Italia che ha sepolto ogni ricordo assieme a una parte della sua identità.