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La scoperta di Angkor, capitale dell'antico regno khmer, si colloca nel clima di fervente competizione scientifica e archeologica che, nella seconda metà dell'800, coinvolse i paesi europei mossi da un nuovo interesse culturale per l'Asia e il Medio Oriente. Il missionario apostolico Charles Émile Bouillevaux e il naturalista Henri Mouhot furono i primi esploratori a offrire, nelle loro relazioni di viaggio, una descrizione approfondita del sito archeologico, della storia cambogiana e della tradizione del paese. Attraverso lo sguardo attento e curioso di questi viaggiatori, i lettori del tempo conobbero Angkor e ne furono profondamente affascinati. Il libro mette a confronto le descrizioni di Bouillevaux e di Mouhot, lasciando emergere una diversità sia nell'approccio descrittivo e documentario che nel grado di consapevolezza del valore della scoperta, sulla cui paternità si accese una vera e propria disputa tra i sostenitori dei due esploratori.